Approvato in Senato il decreto di conversione in legge del decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2018, su cui il Governo ha posto e ottenuto la fiducia: il decreto contiene un corposo pacchetto di misure, fiscali (sterilizzazione IVA, estensione split payment, ampliamento bonus pubblicità) e per le imprese (es.: rifinanziamento del Fondo garanzia PMI). Diverse le modifiche approvate in commissione al decreto 148/2017. Di seguito vediamo le più rilevanti emerse dal testo del maxi-emendamento.

Correttivi

Rottamazione bis: precedentemente destinata solo ai carichi affidati all’agente della riscossione nel 2017, viene estesa a tutte le cartelle esattoriali dal 2000 al 30 settembre 2017; posticipato al 7 dicembre il termine per rientrare nella rottamazione 2016, pagando le rate scadute di luglio e settembre (unitamente a quella di novembre): rimandata a luglio 2018 la rata di aprile 2018.

Spesometro: cadenza annuale o semestrale, possibilità di riepilogo cumulativo fatture sotto i 300 euro, niente sanzioni per gli errori commessi in relazione al primo semestre 2017, che però devono essere sanati entro la fine di febbraio 2018.
Bonus Pubblicità (credito d’imposta sui costi incrementali sostenuti): estensione alle testate online dal 2018 e agli investimenti del Terzo Settore.

Affitto fuori sede: detrazione canoni già dai 50 Km per chi risiede in zone montane e/o disagiate, restando a 100 Km in tutti gli altri casi, anche se si resta nella stessa provincia (la precedente formulazione prevedeva la detrazione solo in caso di  residenza dello studente a distanza di almeno 100 km, a condizione che si trovasse in una diversa provincia).

Bollette: divieto di fatturazione a 28 giorni per i contratti di telefonia e Pay TV, anche per le utenze professionali, la cadenza dev’essere mensile o di multipli del mese.

Equo compenso professionisti: equo compenso e non solo per avvocati, commisurato a quantità e qualità della prestazione, applicabile a tutti i professionisti e autonomi.

Resto al Sud: incentivo per l’imprenditoria nel Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) anche a chi ha compiuto i 35 anni di età dopo l’approvazione della norma (20 giugno 2017), per non fare ricadere sui beneficiari i ritardi attuativi.

Il decreto, passato alla Camera, deve essere convertito in legge entro il 15 dicembre.